IL SOLE: UNA IMMENSA ENERGIA, MA … ATTENZIONE!

Impariamo a conoscerne gli effetti e a proteggerci dai suoi raggi a volte dannosi.

Il sole è, assieme all’acqua, legato all’origine della vita biologica. Ogni religione sin dai tempi più antichi ha rappresentazioni del Sole come generatore e portatore di vita.
I raggi solari sono la più importante fonte di energia e di radiazioni. La maggior parte di queste radiazioni vengono assorbite dalla biosfera terrestre.
Fondamentali sono le radiazioni degli infrarossi (il calore) e i raggi ultravioletti. Attraversando l’atmosfera, le radiazioni solari si modificano soprattutto nella loro intensità, mentre certe lunghezze d’onda sono addirittura fermate. Lo strato di ozono a circa 25 km di altezza riesce a bloccare quasi tutte quelle radiazioni nocive per l’organismo vivente. Ecco perché l’indebolimento della densità di questo strato di ozono, che sta avvenendo già da parecchi anni, è fonte di motivata e seria preoccupazione.
I raggi UV riescono a penetrare negli strati più profondi dell’epidermide con un’intensità che varia a seconda delle caratteristiche soggettive di ogni tipo di pelle.
I raggi ultravioletti stimolano la formazione di melanina, che serve come scudo protettivo della pelle, conferendo ad essa il caratteristico colore dorato tipico dell’abbronzatura; inoltre attivano la sintesi della vitamina D, molto importante per lo sviluppo osseo, per il sistema immunitario e per molti altri fattori.
Purtroppo i raggi solari a volte possono anche essere dannosi per l’organismo umano, soprattutto se ci si espone ad essi eccessivamente e senza adottare alcuna precauzione.
Sempre più frequentemente, a causa di svariati fattori, si può incorrere nell’eritema solare, fino ai casi estremi di formazione di melanomi (tumori della pelle).

ERITEMA SOLARE
L’eritema solare non è la semplice scottatura che avviene per un’eccessiva esposizione iniziale al sole, ma è un’infiammazione della pelle caratterizzata da arrossamento cutaneo, con chiazze in rilievo (aspetto grattugia), che spesso compare comunque dopo una prima esposizione al sole, ma a volte anche dopo alcuni giorni che si sta sotto il sole.
L’arrossamento è associato a prurito, e nelle forme più gravi compaiono vescicole piene di siero; in questo caso si ha una vera e propria lieve ustione con scollamento della pelle, con un innalzamento della temperatura corporea e un malessere generale.
Questa sensibilità ai raggi solari non è una semplice reattività della pelle, ma è una vera alterazione di tutto l’organismo, dovuta all’inquinamento ambientale, a intolleranze alimentari, a uso di farmaci, a squilibrio del microbiota, a problematiche psicosomatiche, che hanno alterato la risposta del sistema immunitario.
I raggi ultravioletti vanno a stimolare l’epidermide, che in casi di intolleranza alimentare è già soggetta a una sensibilizzazione “subclinica”, provocando una reazione infiammatoria accentuata e diffusa.

La più importante prevenzione contro l’eritema solare consiste in un’alimentazione corretta, nell’individuazione, tramite test specifici, delle eventuali intolleranze alimentari e la loro cura. Quando l’eritema solare compare dopo molti anni di esposizione al sole senza nessun problema, la causa va da ricercarsi frequentemente nelle intolleranze alimentari o più precisamente nello stato infiammatorio da cibo; ma non dimentichiamo che l’eritema e le intolleranze stesse hanno sempre una causa ben più profonda, soprattutto a livello psichico ed emozionale.

CONSIGLI PER PREVENZIONE E RISOLUZIONE DELL’ERITEMA SOLARE
Consultare sempre un medico Omeopata o un Naturopata.

Importante è la prevenzione, quindi è bene esporsi al sole gradualmente, e quando è strettamente necessario usare le creme solari protettive, ma solo con componenti naturali e di buona qualità.
Senza dimenticare che la vitamina D non viene sintetizzata se si usano creme solari con alta protezione.
Se non necessario meglio non assumere medicinali (come antibiotici, pillola, ecc..), nemmeno i salicilati naturali (come il salice, la spirea), durante la “tintarella”.
Indossare vestiti in cotone o lino e non usare fibre sintetiche.
Gli alimenti che possono provocare problemi sono il latte e i latticini, gli zuccheri raffinati, il sale, gli alcolici, i cibi ricchi di istamina.
Consumare già da alcune settimane prima dell’esposizione al sole un’alimentazione corretta, ricca di vitamine e sali minerali, eliminando o limitando, quando è necessario, per un certo periodo i cibi di cui si è intolleranti almeno fino alla fine dell’estate.

È utile consultare uno specialista in alimentazione e intolleranze.

Sempre per prevenzione si può assumere, da circa 2 settimane prima, Ribes nigrum M.G. (se non si ha la pressione alta) in 50 gocce due volte al giorno e succo di carota, ricco di beta-carotene.
Vi sono pomate molto valide, da usare come prevenzione prima di ogni esposizione al sole, a base di olio di iperico, luppolo, equiseto.

OMEOPATIA
HISTAMINUM 9 CH – 2 granuli 3/4 volte al dì. È utile sempre per controllare la reazione infiammatoria acuta.
APIS MELLIFICA 15/30 CH – 2 granuli 3/4 volte al dì. Cute rosea pallida, edema e bruciore. Migliora con applicazioni fredde.
BELLADONNA 9 CH – 2 granuli 3/4 volte al dì. Arrossamenti puntiformi, cute ruvida, molto calda e arrossata, eventuale febbre e malessere.
RHUS TOXICODENDRON 9 CH – 2 granuli 3/4 volte al dì. Cute arrossata a tipiche chiazze a “leopardo”, intenso prurito che peggiora grattando e migliora con applicazioni calde.

AROMATERAPIA
1 cucchiaio grande di Olio di Iperico con gel di Aloe e 10 gocce di Olio Essenziale di Lavanda, per applicazioni sulla parte colpita.

L’O.E. di Lavanda può essere usato anche puro direttamente sulla pelle.

CURIOSITÀ
L’organismo si difende dalle radiazioni solari producendo più melanina, che nella prima esposizione si attiva dopo circa un paio d’ore conferendo un colore rossiccio che scompare poi entro un paio di giorni.
Nel frattempo si attiva la stimolazione dei melanociti – cellule deputate alla formazione di melanina – i quali producono nuova melanina che andrà a formare la classica abbronzatura, la quale saprà proteggere la pelle dalle radiazioni solari senza che avvengano altre “scottature”.

Un tempo si riteneva che soltanto i raggi UVB potessero essere nocivi, ma da qualche anno si è scoperto come i raggi UVA possano essere ancora più pericolosi degli UVB, in quanto sono presenti in maggiore quantità, e poiché la loro azione arriva fino al derma, possono provocare danni permanenti come il fotoinvecchiamento.

 

di Anna Valeria Sabatini



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